Ogni anno che passa ci lascia un tesoretto di sensazioni e, se siamo attenti, insegnamenti da portarci al nuovo anno.
Ecco sei pratiche da esercitare durante l’anno, che ritengo particolarmente utili: interrogarci su quanto ci appartengano e impegnarci ad adottarle può assicurarci una qualità della vita e benefici concreti e inaspettati.
Un’avvertenza: non è mia intenzione proporvi qui metodologie o ricette “miracolose” per trovare i propri punti forti e deboli, fissare obiettivi, priorità, ecc. Sono invece pratiche che dovremmo chiederci come fare nostre o rafforzare, a prescindere dai nostri obiettivi specifici: sono infatti propellenti indispensabili comunque. In che modo, nel prossimo anno, rafforzarle o continuare ad esercitarle?
Prima pratica: siamo il riflesso delle 5 persone che più frequentiamo
Fate mente locale ed elencate le persone che maggiormente frequentate in ambito lavorativo e non.
Noi siamo la media delle 5 persone che più frequentiamo. Nello scorso anno quali sono state queste 5 persone? Siete soddisfatti della “media” che esprimono? Da domani, cosa potremmo fare per alzare questa media? Quali nuovi ambiti e ambienti avvicinare o approfondire? Cosa lasciar andare… per lasciare più spazio per chi? C’è qualcuno che non è tra i primi 5, ma che potrebbe invece costituire una importante risorsa per voi, in prospettiva? Se sì, cosa fare per farlo salire in questa speciale classifica? Più alziamo quella media, più aumentano le opportunità.
E rispetto a quelle cinque persone che sono in vetta, cosa potete fare di più con loro? Come ripensare attività e azioni a tal fine?

Seconda pratica: non smettere di imparare
Esercito la mia attività professionale da diverso tempo. Immancabilmente, ogni anno dedico parte del mio tempo e delle mie risorse ad acquisire o perfezionare competenze. Accadde pure nella stagione “sospesa” del Covid. Ed ovviamente anche nel 2024.
Per me è basilare innanzitutto individuare i filoni che approfondirò nell’anno e le modalità (libri, corsi, confronti con colleghe/i, …), pronto eventualmente a rivedere i piani via via che il tempo trascorre.
Qui è importante non farsi prendere dai timori: occorre essere consapevoli che non tutti gli apprendimenti acquisiti daranno i medesimi frutti, immediati e diretti. Posso però dire che, per quanto mi riguarda, ciascuno di essi ha contribuito a comporre e accrescere il potenziale delle mie attività primarie e, quindi, la mia “proposta di valore”.
Un esempio: la mia attività di facilitazione nel 2023-2024 ha beneficiato in modo importante della formazione seguita sulla parità di genere, seppur tale tematica non sia ancora sfociata in attività consulenziali dirette.
Senza tralasciare il fatto che ogni iniziativa formativa cui ho partecipato, oltre ai contenuti mi ha lasciato nuovi tesoretti di relazioni, potenziali progetti da sviluppare insieme a colleghi corsisti, ecc.
Non accontentiamoci di portare avanti il nostro lavoro attuale, lasciamoci del tempo per affiancare nuove competenze.
Terza pratica: la forza della varietà
Se torno con la mente a un anno difficilissimo, quello del covid (2020), non posso scordare lo spaesamento di chi svolge mestieri come il mio. Ebbene, dopo i primi giorni di smarrimento, ho iniziato a guardare il complesso delle mie attività: quali dovevo smettere di fare? Quali tornare a fare di più? Quali modificare?
Quali creare da zero?
È così che ad esempio è nato un libro destinato ai prestigiatori (non sarebbe mai accaduto, senza il covid), e la riprogettazione di due mie attività per farle camminare pure in quel periodo di restrizioni (il bello è che ora sono diventate un mio punto di forza… anche a pandemia conclusa). Ed è così che ho concepito Yago e il Segreto di Creacon!
Chiediamoci: quanta attenzione poniamo a curare la varietà nella nostra vita? Da domani, cosa potremmo fare per iniziare a coltivarla o rafforzarla? Perché la varietà il più delle volte è dormiente… pronta però a risvegliarsi e donarci vantaggi al momento giusto.
Alcune domande a latere, potenzialmente utili: nel prossimo anno, quale nuova “abitudine” voglio introdurre nella mia vita? Quale cattiva abitudine devo interrompere?

Quarta pratica: Fai ciò che ami
È importante riuscire a preservarci una riserva di energia, tempo e motivazione, dedicandoci anche alle cose che più amiamo. Per far questo, pensiamo a come impostare parte delle attività che ci danno sostentamento su ciò che amiamo. Anche se il nostro lavoro è tutt’altro, cerchiamo di capire come connettere queste nostre variegate dimensioni. Per esperienza ho visto che è sempre possibile: amate il trekking? O la cucina, il cinema, i fumetti, la fisica… ? Come queste vostre passioni possono essere un plusvalore nel vostro mestiere? Questo elenco di esempi non è casuale: sono altrettanti casi di successo di miei colleghi/e.Penso alla mia attività di facilitazione: quando sono in azione su questo fronte, metto in campo anche le competenze acquisite frequentando il mondo dei prestigiatori, utilizzo metafore degli scacchi, ecc.: tutto ciò fa sì che io mi diverta da impazzire e questo arriva in modo evidente e coinvolgente ai miei clienti. L’unicità si crea anche così. Il mio Management by Magic è nato nei primi anni del 2000, quando l’accostamento di questi campi pareva quanto meno un azzardo… Ma io avevo curato bene anche la sesta pratica, che scoprirete tra pochi istanti.
Quinta pratica: il potere dell’immaginazione
Nel corso di un anno possono capitare momenti difficili, ci possiamo sentire in vicoli ciechi. In questi casi, immaginare alternative è il primo passo per uscirne. Restare sui problemi serve a poco. Di più: peggiora la situazione.
Invece: sforzatevi di passare dai problemi, alle sfide, a soluzioni originali.
Purtroppo, molti di noi hanno perso la capacità di immaginare, quella forza che ci caratterizzava invece da piccoli. Da domani impegniamoci a riaccenderla, se ci siamo accorti di averla smarrita. Arriviamo così alla sesta pratica.
Sesta pratica: Allena il muscolo della creatività
Essere creativi non è un dono, ma una scelta. Di più: è il risultato di tante scelte che dobbiamo compiere, ogni giorno. La creatività è un’arma fenomenale per trovare risposte efficaci alle nostre sfide.
Da domani, come potremmo allenare questo “muscolo”? Nel libro Yago e il segreto di Creacon ho cercato di riportare tutto ciò che occorre a tal fine… e anche per le precedenti 5 pratiche.
Affermare di non essere creativi è solo una giustificazione che ci concediamo per ridurre il peso delle nostre responsabilità. La verità è tutt’altro: la creatività è solo una questione di volontà e di scelte.

E allora… un anno è da poco terminato, cosa ti riprometti di nel prossimo, rispetto a queste sei pratiche? Affinché funzionino, trasformatele in azioni concrete.
Scegliete ad esempio quali di questi sei semi coltivare e, per ognuno, scrivete chiaramente: perché è importante per voi (come potrebbe contribuire a migliorare la vostra vita), come realizzarlo (passi e tempi).
Rino Panetti