Il Baule dei Sensi

All’inizio il cambiamento è lento, impercettibile, come le prime piegature di…
Yago e il segreto di Creacon
Il Baule dei Sensi è uno spazio magico e concreto, nato per accompagnarvi nella vostra personale crescita, imparare come essere più creativi, vivere in modo virtuoso la complessità odierna, migliorarsi ed essere artefici del proprio futuro.
Non importa se hai 15 o 99 anni: questo è uno spazio di scoperte, stimoli, segreti, strumenti, emozioni, per tutte e tutti.
Il Baule dei Sensi è la porta attraverso cui Yago e Agnese accedono a Creacon, un luogo fantastico, regno della creatività e delle sfide impossibili. Il loro viaggio, le loro sfide, sono raccontate in Yago e il Segreto di Creacon, il libro nel quale troverete avventura, apprendimenti, emozioni, in una storia che vi riserverà sorprese fino all’ultima pagina.
Un viaggio che Yago e Agnese affrontano tra personaggi e luoghi ora reali, ora immaginari: Rogax, i Cavalieri della Compagnia delle Braccia Conserte, l’Orto delle Passioni, la Terra dei Prati Mobili, Rubik, Houdini, Rieti, labirinti, caravanserragli…
In questo libro ho desiderato abbracciare tutti, giovani e meno giovani, perché non c’è età per voler cambiare o migliorare la propria vita. È un romanzo che diventa un viaggio dentro di sé. Il cambiamento si trasforma in nuove esperienze, i bivi in ripartenze, i punti deboli in punti di forza.
È un viaggio in un mondo fantastico in compagnia di Yago e Agnese, per scoprire insieme i segreti della creatività, ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.
In questo blog continueremo a crescere, insieme a Yago, Agnese e agli altri protagonisti del libro.
Buona strada!

«Agnese, tutto questo che senso ha? Intendo, Creacon, mio padre, noi…»
«Forse, Yago, qui a Creacon stiamo imparando a sognare. E a realizzare i nostri sogni.»
Yago e il segreto di Creacon, il romanzo
Funambolo edizioni, 2024
Yago e Agnese. Due ragazzi come tanti, nessun superpotere o qualità fuori dal comune, ma con la volontà di mettersi in gioco alla scoperta dei segreti del posto per affermarsi nella vita. Un cammino avvincente dove incontri e prove – in apparenza insormontabili – contengono ognuno un messaggio e un insegnamento di vita e di crescita personale che li porterà ad acquisire consapevolezza di sé, per non vedere segnato per sempre il proprio destino. Il romanzo alterna personaggi e luoghi ora reali ora fantastici: Rogax, i Cavalieri della Compagnia delle Braccia Conserte, la Terra dei Prati Mobili, Rubik, Houdini, labirinti, caravanserragli, le sei grandi porte pi-greco; e poi la natura-maestra, gli angoli e la quotidianità della vita in una piccola città: Rieti; amici speciali come Lina, rivali come Luciano, la famiglia, gli hobby, una scuola e insegnanti spesso decisivi.
Rino Panetti lavora con abilità su due piani di narrazione: quello reale, costituito dal vissuto dei protagonisti, e quello fantastico, il regno di Creacon appunto, nel quale il lettore diventa parte attiva della storia confrontandosi con ogni aspetto della vita umana: solitudine, egoismo, pigrizia, ma anche fiducia in se stessi e nel prossimo, coraggio e determinazione, sperimentando ora l’uno ora l’altro.
Yago e il segreto di Creacon conduce per mano i protagonisti a trasformare i propri punti deboli in punti di forza, a vedersi sotto nuova luce, oltre l’orizzonte. Allo stesso modo anche il lettore ne esce arricchito: il viaggio diventa un viaggio dentro di sé, il cambiamento nuove esperienze, i bivi ripartenze, che ne fa un romanzo aperto a tutti, giovani e adulti.

Rino Panetti
Esperto in pensiero creativo, innovazione, sviluppo delle persone e dei team, Rino è consulente e formatore in primarie Organizzazioni e Master universitari, nonché autore di coinvolgenti libri su questi temi. Cultore dell’illusionismo, studioso della complessità, amante dell’arte, trova nella multidisciplinarità la chiave del suo lavoro: entusiasmare, chiarire, portare lontano. Vive a Rieti, ai piedi di un bosco di querce. Quando può sposta pezzi su una scacchiera.
[Più in basso in questa pagina – nella sezione “Rino Panetti – Walk The Talk” – alcune delle esperienze multidisciplinari di Rino: contamizioni, creatività, sfide e soluzioni originali, perché temi così non si possono spiegare se non si applicano in prima persona. “Walk the talk” appunto: “fai quello che dici che si debba fare”]
Yago e il Segreto di Creacon è il coronamento di un sogno e di una sfida: non limitarsi all’ennesima spiegazione della creatività, ma mostrarne la forza utilizzandola per costruire un romanzo capace di portare i temi della creatività, del pensiero sistemico, della multidisciplinarità e dello sviluppo personale, a tutti. E farlo in modo nuovo, chiaro, coinvolgente, utile.
Funambolo edizioni
Vertigo
Il filo non è ciò che si immagina. Non è l’universo della leggerezza, dello spazio, del sorriso. È un mestiere. Sobrio, rude, scoraggiante.
Con queste parole Philippe Petit descrive la doppia dimensione del funambolismo; gli sguardi meravigliati di attoniti spettatori da un lato e, dall’altro, la necessità di chi, in equilibrio su quel filo, non può permettersi nessuna distrazione.
Le parole di Petit suggeriscono una realtà nuova, un punto di vista inatteso e spiazzante che deforma la nostra percezione del vero e ci precipita in uno stato di profonda vertigine.
Vertigo nasce con lo scopo di disorientare i lettori, di presentar loro uno sguardo differente sul mondo e indebolirne le certezze. Perché così come sul filo ogni certezza è una caduta in agguato, allo stesso modo ogni pregiudizio è, nella quotidianità, un piccolo fallimento.
Rino Panetti – WALK THE TALK
La creatività non solo raccontata, ma praticata
Rino sperimenta in prima persona, costantemente, il valore delle contaminazioni, di una vita vissuta nell’intersezione di discipline e campi diversi.
Alle profonde competenze ed esperienze nei suoi campi professionali dell’innovazione, dello sviluppo personale, della creatività, della leadership e del cambiamento organizzativo (Design Thinking, Forth Innovation, Theory U, Pensiero Creativo, Group Facilitation Methods-Technology of Participation/ToP®, Participatory Strategic Planning, LEGO® SERIOUS PLAY®, Pensiero Sistemico, Learning Organizations, sono le principali metodologie utilizzate nelle sue attività, acquisite anche attraverso formazione in importanti centri internazionali come il Presencing Institute – MIT Boston – e ICA UK) affianca una ricerca e una vita multidisciplinare, curate sin da piccolo. Ecco alcune tappe di questo cammino
A 11 anni arriva alle finali di un concorso nazionale di scacchi per giovanissimi, organizzato dal fumetto Topolino. “Oggi penso che non avrei scampo, contro quel Rino undicenne”, commenta Rino, divertito. “Ma gli scacchi sono oggi uno dei temi di riferimento per le mie attività professionali”.
Il suo modo “intersezionale” di vivere l’illusionismo lo porta ad esibirsi al Maurizio Costanzo Show: “Qui ne sono passati tanti. Lei è tra i più bravi che ho visto”, commentò dagli schermi di Canale 5 Costanzo.
“Prima, quando facevo il militare, mi giocai l’ultima licenza per andare ad esibirmi a Piacere Raiuno con Magalli. Del resto, lui è nato il mio stesso giorno, come potevo rinunciare? Eppure per me la magia è stata sempre e solo un mezzo, non il fine. Non penso di avere l’istinto famelico dell’artista. Ho fatto in modo però che l’illusionismo diventasse l’ingrediente segreto capace di colorare tutte le mie altre attività e provare a renderle uniche.”
Nel 2015 è nel cartellone ufficiale dei campionati del mondo di illusionismo. “È impossibile descrivere cosa si prova, ad essere sul palco insieme a due tra i più famosi campioni del mondo degli ultimi 20 anni”.
Nel 2013 vince a Viareggio il concorso letterario ‘Un racconto per l’attesa’ giungendo primo tra 188 scrittori provenienti da diversi Paesi nel mondo. “Una storia scritta in due giorni, in cui l’amore per la mia terra e il valore dell’amicizia sono stati catalizzatori fenomenali”, racconta.
Dalla fusione della magia con lo scoutismo (“Oltre venti anni in pantaloncini corti e foulard, su e giù per monti, sentieri, sotto tende e cieli stellati”), nel 2013 idea un Progetto Didattico per le scuole primarie reatine (“Rieti Magica”) durato quattro mesi e ne diventa Direttore Artistico: attraverso l’illusionismo, settanta ragazzi hanno sperimentato la forza della creatività, scoperto i temi ambientali e di sostenibilità in modo nuovo e vissuto in prima persona la realizzazione di uno spettacolo teatrale accanto a registi, coreografi e artisti professionisti.
Nel 2011 una sua “creazione magica” viene premiata a Saint Vincent all’interno di Masters of Magic, uno dei più importanti congressi per illusionisti al mondo.
Quell’idea poi compare in una delle più importanti pubblicazioni riservate ai prestigiatori italianViene inserito tra i 30 più quotati facilitatori italiani in un libro dedicato alla facilitazione, con un suo case study che compone questa “parade italiana” di brevi e folgoranti storie italiane di facilitazione.
È speaker in un TEDx con lo speach “Moltiplicare le possibilità, plasmare il futuro…con magia!” “Per me è stato emozionante, portare in scena Houdini e Giuseppe, mio nonno, raccontare di quel giorno in cui erano nella stessa via a Pittsburgh. Un incontro che tornerà magicamente in Yago e il segreto di Creacon.”
Silvan lo cita nel suo libro “La nuova arte magica”, dedicato alla storia della magia, dagli antichi egizi ad oggi. “Ammetto che fa strano, vedere il suo autografo sul suo primo libro…e poi ritrovare il mio nome stampato sull’ultimo. È la magia di cerchi che si chiudono nell’arco di decenni.”
Da oltre 20 anni pubblica articoli su creatività, leadership, innovazione e crescita personale per diverse riviste, tra cui, le due principali riviste di illusionismo in Italia e un mensile della sua città.
“In ogni articolo ho cercato di fornire sguardi di lato, grazie alla fusione – volta per volta – delle mie passioni. Tra queste, anche gli scrittori di frontiera americana, i surrealisti, la letteratura irlandese e quella russa. E nonostante questo, ogni volta che rileggo Flann O’Brien mi sento meno di un novizio. Ma magari proprio restare novizio, mi aiuta a continuare ad esplorare. Quindi, grazie Flann!”

Rino Panetti